LABARO DELLA SEZIONE  

Il Labaro della Sezione è paragonabile alla Bandiera del Reggimento: rappresenta la storia della Sezione e i suoi soci iscritti oltre che la memoria di tutti i paracadutisti vissuti e viventi, il loro contributo eroico in guerra, il loro quotidiano impegno nello svolgimento del dovere.

   

Su fondo azzurro è posto l’emblema dell’Associazione la cui sigla ANPd’I è scritta sulla calotta d’argento del paracadute; al di sotto il nome della Sezione, VERCELLI, e il nome dell’eroe a cui la Sezione è intestata: NICOLA PISTILLO M. D’ORO V.M.; in alto a sinistra le Medaglie al Valore conseguite dai soci della Sezione stessa: una Medaglia d’Oro  e due Medaglie d’Argento; sul retro il tricolore in verticale.

La Sezione di Vercelli è intestata al Magg. Par. Nicola Pistillo decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare conseguita per atti di valore compiuti durante lo svolgimento della battaglia di El Alamein con la seguente motivazione:

NEL CORSO DI UN’ACCANITA E SANGUINOSA BATTAGLIA, DESTINATO CON LA SUA SQUADRA ALLA DIFESA DI UN’IMPORTANTE POSIZIONE, PER QUANTO DURAMENTE ATTACCATO, RESISTEVA TENACEMENTE CON SUCCESSO PER OLTRE 24 ORE. ACCORTOSI CHE L’AVVERSARIO CON INGENTI FORZE CORRAZZATE E CON TRUPPE DI ASSALTO STAVA CIRCONDANDO E SOPRAFFACENDO UN CENTRO DI FUOCO AL SUO FIANCO, DI INIZIATIVA, PORTAVA UN GRUPPO DI UOMINI A SOCCORSO DEI COMPAGNI PERICOLANTI E CON GRANDE ARDIMENTO, ALL’ARMA BIANCA ED A COLPI DI BOTTIGLIE ANTICARRO, RIUSCIVA A ROMPERE IL CERCHIO DEGLI ATTACCANTI E, BENCHE’ FERITO, AD ENTRARE NELLA POSIZIONE. QUIVI, TROVATO MORTO L’UFFICIALE COMANDANTE, RIUNIVA I POCHI DIFENSORI SUPERSTITI E LI PORTAVA AL CONTRASSALTO RICACCIANDO L’AVVERSARIO. NUOVAMENTE FERITO RIMANEVA AL SUO POSTO. IN UN NUOVO IMPROVVISO RITORNO OFFENSIVO DELL’AVVERSARIO RIFIUTAVA DI ARRENDERSI E, GRIDANDO AI SUOI UOMINI: <<LA FOLGORE MUORE, MA NON SI ARRENDE>>, LI PORTAVA ANCORA UNA VOLTA ALL’ASSALTO, MA COLPITO GRAVEMENTE CADEVA SULLA POSIZIONE TANTO TENACEMENTE DIFESA. EROICA FIGURA DI COMANDANTE ANIMATORE E TRASCINATORE DI UOMINI.
AFRICA SETTENTRIONALE, 23-25 OTTOBRE 1942

Come si può desumere, la Medaglia d’Oro fu conferita alla memoria, ma l’allora Sergente Maggiore Nicola Pistillo, soccorso e curato dal nemico, sopravvisse e ritornò dalla prigionia, continuò la carriera militare e successivamente fu promosso ufficiale per meriti di guerra.
Era già stato precedentemente decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare.